MOSTRA FIGLI DELLA SHOAH- GENNAIO 2014: “BINARIO 21”

 



Dediche e testimonianze.


Dott.ssa Federica Carraro Assessore alla Cultura Comune Villanova di Camposampiero

Lunedì 3 Febbraio 2014.

Si è conclusa ieri domenica 2 febbraio la Mostra Itinerante “Viaggio nella Memoria-Binario 21″, organizzata dalla Pro Loco con il Patrocinio del Comune di Villanova di Camposampiero, Assessorato alla Cultura e realizzata dalla Associazione “Figli della Shoah” di Milano, con il contributo del Fondo Internazionale di Assistenza delle Vittime del Nazismo e della Conference on Jewish Claims Against Germany e della Regione Lombardia.

La mostra e’ un viaggio nella Memoria, che ricostruisce la storia di alcune delle 605 persone, già detenute nel carcere di San Vittore, per l’ inasprimento delle Leggi Razziali del’ 38 e poi tragicamente deportate il 30 gennaio 1944 al campo di sterminio Auschwitz-Birkenau da un binario fantasma, il Binario 21, nascosto sotto la Stazione Centrale di Milano.

Dalla fine del ’43, all’inizio del ’45 da quel binario partirono 15 convogli, due destinati proprio ad Auschwitz.

La storia e’ una storia tutta italiana e tutta milanese, ricostruita attraverso 37 pannelli ed una sezione didattico-multimediale con la proiezione di contributi video di alcuni superstiti tra cui Liliana Segre e Goti Bauer.

Il 27 Gennaio del 2013 e’ stato inaugurato Il Memoriale della Shoah di Milano, proprio nella pancia della Stazione di Milano, dove il Binario 21 ed i vagoni sono rimasti quasi intatti, neanche sfiorati dai bombardamenti della guerra e sconosciuto alla quasi totalità dei milanesi.

Il Memoriale e’ visitabile su prenotazione.

L’area era originariamente destinata al carico e scarico dei vagoni postali, con l’accesso diretto in via Ferrante Aporti. Negli stessi vagoni destinati anche al trasporto di una decina di cavalli, venivano ammassati più di 60 perone, in condizioni disumane queste povere persone venivano condotte alla morte certa.

Solo pochi si salvarono e poterono raccontare i fatti atroci della Shoah, pochi poterono rivedere la loro terra, la loro città, ma non vi ritrovarono più nessuno, non ritrovarono neanche la loro casa.

Ecco perché l’ Associazione “Figli della Shoah” con slancio porta avanti questo progetto pedagogico soprattutto verso le nuove generazioni.

Ospiti le scuole secondarie di primo grado e l’Istituto IIS- Newton che in occasione di questa mostra hanno partecipato attivamente e con interesse.

“Ci chiediamo cosa succederà alla Memoria della Shoah quando scomparirà anche l’ultimo Sopravissuto: i suoi Figli saranno qui per continuare a testimoniare” (Elie Wiesel, Boston 1998, in occasione della costituzione dell’Associazione Figli della Shoah)